5. La crisi dell'ecosistema terrestre
Abbiamo gia' visto, parlando della produzione di alimenti, come si puo' parlare, in generale, dell'esistenza
di tutta una serie di problemi causati da una gestione non appropriata delle risorse naturali rinnovabili, le quali,
come si e' precisato nel primo capitolo, non si devono ritenere inesauribili (81).
L'inquinamento e' forse oggi la modalita' principale nella quale si manifesta questa cattiva gestione del patrimonio
naturale.
Nel contestare il rapporto del M.I.T. alcuni critici hanno sottolineato come le ipotesi sull'inquinamento siano
la parte piu' debole del modello.
Tuttavia, analizzando i dati piu' recenti, si puo' rilevare come le preoccupazioni per questo fenomeno siano aumentate
in tutto il mondo e come, nonostante la notevole crescita economica dei paesi industrializzati, non siano ancora
stati risolti molti problemi di inquinamento locale, dovuti alla continua, piu' o meno legale, immissione di residui
industriali nell'ambiente o a svariati incidenti di diversa entita' che ripetutamente si verificano.
Inoltre ci si rende sempre piu' conto di come gli effetti di molti tipi di inquinamento non siano soltanto locali,
ma possano mettere in pericolo l'intero ecosistema terrestre.
Certamente non e' facile valutare le precise conseguenze del protrarsi di questa situazione sull'equilibrio ecologico
della terra, ma ormai sembra un atteggiamento irresponsabile quello di minimizzare la portata di certi fenomeni
e di non prendere provvedimenti adeguati, quando ci sia comunque una buona probabilita' di pregiudicare il futuro
sviluppo economico o di rendere addirittura invivibile il nostro pianeta.
In alcuni casi si prospetta quindi la necessita' di non inquadrare piu' l'inquinamento semplicemente come un "costo
dello sviluppo", che procura "diseconomie esterne" e danneggia la "qualita' della vita",
ma considerarlo anche come possibile fattore limitante dello sviluppo economico.
Ovviamente esso potra' essere causa di uno scontro con i limiti naturali dell'ecosistema terrestre solo nell'ipotesi
che non si intervenisse, prendendo adeguati provvedimenti che rendano il piu' possibile compatibile le tecnologie
produttive esistenti con i cicli ecologici del pianeta. Questa ipotesi puo' sembrare altamente improbabile, ma
il problema principale risiede nel fatto che, mentre alcuni tipi di inquinamento si possono eliminare con degli
accorgimenti tecnici, talvolta costosi ma non impossibili, altri non sembrano del tutto elimina-bili senza cambiare
la stessa struttura tecnologico- produttiva, cosa non facile e che, per essere realizzata, puo' richiedere un lungo
periodo di transizione (82). Un primo esempio e' quello dell'inquinamento relativo alla produzione di energia.
Mentre sarebbe tecnicamente realizzabile una maggiore desolforizzazione degli idrocarburi, e' invece impossibile
impedire che bruciandoli si producano anidride carbonica e calore.
Vediamo quindi di analizzare alcuni dei piu' preoccupanti fenomeni di inquinamento, partendo proprio da quelli
relativi alla produzione energetica.
Abbiamo gia' osservato nel paragrafo 3. come sembra abbastanza sicuro, per i prossimi decenni, il perpetuarsi di
uno scenario energetico comunque basato sull'uso di combustibili fossili. Il Comitato consultivo per l'energia
delle Nazioni Unite ha sottolineato la possibilita' di gravi ripercussioni ambientali nell'eventualita' che questo
scenario sia tendenzialmente orientato verso grandi consumi energetici, raccomandando invece di contenere i danni
con una politica basata il piu' possibile sul risparmio e l'efficienza energetica.