La Bretagna,
da Rennes a Quimper
Agosto 1992
By Stefano Gerosa
Carte geografiche utilizzate
Carta Michelin 1:200.000 n. 230, Bretagne; in vendita nelle librerie italiane. Carte IGN
(Institut Géographique National) serie verte 1:100.000 n. 14
(St Brieuc - Morlaix) e n.
13 (Brest-Quimper); acquistate in Francia (se si vuole coprire tutta la Bretagna occorrono
anche la n. 16, la n. 15 e la n. 24). Manuali turistici utilizzati: guida tascabile del
Touring Club Italiano della Normandia e Bretagna.
Viaggiatori
Stefano Gerosa, Alessandro Troiani, Mara Giarola, Chiara Bonizzato, Anna
Zanotelli, Corrado Checchini.
Introduzione
Abbiamo sempre percorso strade asfaltate. Il viaggio ci è sembrato alla portata
di tutti coloro che hanno un minimo di allenamento ciclo-escursionistico, anche se il
territorio, prevalentemente collinoso, presenta in alcuni tratti oggettive difficoltà
(sali-scendi) che, specialmente se si sommano a non improbabili condizioni meteorologiche
avverse, possono rendere alcune tappe particolarmente pesanti. Noi, comunque, abbiamo
viaggiato abbastanza tranquilli, affrontando le salite con calma. La notte abbiamo
alloggiato in parte in campeggio, in parte in alberghi economici. Qualche volta abbiamo
avuto difficoltà a trovare da dormire in albergo (sia per il periodo turisticamente
affollato, sia per la numerosità del gruppo). Abbiamo notato che, anche se in agosto da
queste parti il sole tramonta alle ore 22, è meglio programmare le proprie tappe in modo
di arrivare a destinazione nel primo pomeriggio (già a quest'ora gli alberghi sono
pieni), a meno che non si voglia dormire in campeggio (anche qui comunque non conviene
arrivare troppo tardi). Per il campeggio è importante avere una tenda con il doppio telo,
cioè a prova di pioggia. I costi di alberghi (una stella), campeggi e ristoranti sono
molto più contenuti che in Italia. Per quello che riguarda i ristoranti è possibile fare
ottimi pranzi a base di pesce e frutti di mare (ma anche la carne qui è molto buona)
spendendo molto poco, basta scegliere i menu fissi (anche quelli più economici sono
ottimi) e non ordinare bottiglie di vino (che qui è molto caro). Tipica bevanda bretone
è il sidro. Anche gli acquisti di alimentari presso minimarket si rivelano
particolarmente economici. Nella relazione riportiamo i prezzi in Franchi Francesi
(F.) e
la corrispondente spesa in lire alla quotazione di agosto '92, circa 230 £ (prima cioè
della svalutazione della lira avvenuta a Settembre). Da non dimenticare la mantella
impermeabile (il tempo qui è molto variabile) e la crema solare alta-protezione (quando
c'è, il sole qui è meraviglioso, ma ustionante).
Domenica 2 agosto - Lunedì 3 agosto: viaggio in treno
Verona- Rennes
Dieci giorni prima abbiamo spedito le nostre biciclette a
Rennes tramite uno spedizioniere (STI). Domenica 2 agosto alle ore 21,38 prendiamo
l'Eurocity (con cuccette) che arriva alla Gare De Lyon di Parigi alle 8,25 del giorno
seguente. Qui prendiamo l'autobus (linea 91) per la Gare de Montparnasse dove partono i
TGV per la costa atlantica (obbligatorio prenotare, meglio farlo qualche giorno prima in
Italia); prendiamo quello delle 10,05 e arriviamo a Rennes alle 12,10. Recuperate le
biciclette (un po' fuori di Rennes), visitiamo la città. Ottima cena al ristorante
"Le Louisiane" (fantastiche le cozze alla crema): menu di 90 F. + birra 15 F.
(105 F. = circa £. 24.000). Pernottamento in albergo (1 stella): una stanza per 3 persone
210 F., colazione a 22 F., quindi 92 F. a persona (circa £ 21.000).
Martedì 4 agosto - 1a TAPPA:
Rennes - Combourg - Beauviour - Le Mont
St. Michel -
Beaviour (km. 80 + 8)
Giornata di sole. Tappa veramente piacevole tra colline e
campagna, tra belle e fiorite case rurali. Partenza ore 9,00 circa. Uscendo dalla città,
con qualche difficoltà, troviamo la D-82, che fino a St. Gregoire presenta una buona
pista ciclabile. In seguito la strada è larga e scorrevole, ma c'è comunque un traffico
abbastanza limitato. Fino a Guipel continui saliscendi possono spaventare, ma non
impegnano più di tanto, specialmente se si prende velocità in discesa per poi risalire.
Da Guipel il percorso si fa, a parte qualche tratto, più pianeggiante. A ora di pranzo
siamo a Combourg, che ha un lago e un bel castello visitabile (ma.. chiuso il martedì).
Partiamo
alle 14 da Combourg e da qui fino a Beaviour ci districhiamo in un dedalo di bellissime
stradine campestri (praticamente deserte): la D-796 fino a Tremeheuc, da qui la D-83 fino
circa a Cuguen dove ci immettiamo sulla D-285. Dopo Broualan, facendo attenzione di
svoltare a destra e quindi a sinistra prendiamo la D87 (le insegne di questa stradina sono
scolorite, quindi l'abbiamo trovata "a naso"). Giungiamo quindi ad un bel punto
panoramico ove scorgiamo dietro una collina la punta di Mont St.Michel (mancano 15 km.)
Qui la strada scende fino alla D-155, che attraversiamo, raggiungendo la D-4 e quindi
Pleine-Fugeres e la D-90. A St. George de Grehagne altro punto panoramico, dal cimitero
vicino la chiesa si vede Le Mont. St.Michel. Ci inoltriamo quindi nella zona dei
"polders" su tranquille stradine tra i campi di carote, per raggiungere (ore
17,30) Beauvoir (80 km.), ove piantiamo le nostre 3 tende nel campeggio "Le Gué de
Beauvoir" (spesa circa 3.500 lire a persona). Dopo le 19.00 raggiungiamo (4 km.) Mont
St. Michel, per una prima visita veloce. La zona è turistica e la strada molto
trafficata. Al ritorno ci fermiamo a metà strada, dove sorgono mega-ristoranti e alberghi
che accolgono pullman di turisti, quindi non ci aspettiamo di mangiare molto bene,
tuttavia non restiamo del tutto delusi della cena al ristorante La Rotisserie (alcuni
provano il menu turistico da 68 F., circa 16.000 £, altri quello che prevede anche le
ostriche per 99 F., circa 23.000 £).
Mercoledì 5 agosto - 2a TAPPA:
Beauvoir - Le Mont
St. Michel - Beauvoir - Dol de Bretagne
- Cancale (km. 8 + 50)
Altra giornata di sole. In mattinata visita all'abbazia di
Mont St.Michel, famosa località frequentata da una folla di turisti. E' un'isolotto
roccioso ove sorge un'antica abbazia; una diga lo collega alla terraferma. Per
l'impressionante gioco delle maree oceaniche, talvolta è un'isola, altre volte è
raggiungibile a piedi camminando sulla sabbia. La visita all'abbazia è veramente
interessante; ogni ora c'è una guida in lingua italiana. Il complesso, databile tra il
1000 ed il 1400 è costruito in maniera incredibile attorno al monte. Bellissimo il
chiostro. Ritorno al campeggio e partenza alle ore 14,45. Sempre attraverso i Polders
raggiungiamo la D-797 (molto trafficata) e a St. Broladre prendiamo la D-80 (tranquilla).
La strada è poco impegnativa e arriviamo presto a Dol, dove visitiamo il Menhir de
Champ-Dolent (sulla D-795, salite). Il Menhir de Champ-Dolent è un monumento megalitico
dei popoli celti, databile tra il II° e III° millennio A.C., uno dei più alti della
Bretagna (quasi 10 metri). Da Dol, imboccando la D-82 e proseguendo per altre stradine
secondarie, passiamo accanto a Mont-Dol e raggiungiamo il mare a le Vivier. Qui sul
lungomare sorgono gli allevamenti di ostriche, e delle baracche ove si possono mangiare
fresche. Seguiamo la litoranea D-155 e quindi la D-76 (strade molto trafficate, salita
impegnativa dopo St. Benoit).
Prima
di Cancale imbocchiamo sulla destra la bellissima strada panoramica che, in discesa, ci
porta direttamente al porto, dal quale risaliamo per una ripidissima salita al centro
della città; sono le 19.00. Troviamo alloggio in un campeggio un po' improvvisato (il
campeggio principale è completamente esaurito). Verso le 22 ci rechiamo al porto di
Cancale dove troviamo un ristorante veramente ottimo (Le Sureouf ?) con un menu da 88 F. +
birra 15 F. (103 F.= 24.000 £), mangiamo frutti di mare e pesce cucinati alla perfezione
(ottimo il servizio).
Giovedì 6 agosto - 3a TAPPA:
Cancale - Pointe du Grouin -
St. Malo (km. 24)
Tempo variabile: nuvoloso con spruzzatine di leggera
pioggerellina la mattina, sole meraviglioso il pomeriggio. Partenza alle ore 10, tutto il
breve percorso sulla D-201. Molto bella la costa, con alcuni tratti di aspetto quasi
mediterraneo. La strada è quasi tutta un sali-scendi con alcuni "strappi"
abbastanza impegnativi. Il traffico non manca essendo la zona di richiamo turistico. Dopo
la colazione in un bar di Port-Briac, un'altra sosta a Pointe du Grouin dove l'interesse
naturalistico e il panorama impongono una lunga fermata. Da qui si vede tutta la costa da
entrambe le parti, ad Est spicca lontano Mont St. Michel. Un'associazione naturalistica
mette a disposizione dei binocoli per osservare gli uccelli. Alle 13,30 siamo già a
St.
Malo dove ci rechiamo all'ufficio turistico fissando subito due camere per due notti (in
media, con prima colazione, spendiamo 99 F. a persona per notte, circa 23.000 £.) in un
albergo non proprio centralissimo, ma comunque... abbiamo le biciclette. [ Scopriamo che
non esiste un traghetto per arrivare con le proprie bici a seguito a Cap Fréhel
(contrariamente a quanto pubblicato su un noto libro su itinerari cicloturistici in
Europa: ulteriore dimostrazione che molte di queste pubblicazioni commerciali vengono
costruite "a tavolino" da giornalisti e non scritti da veri cicloturisti). ] Il
pomeriggio, dopo una merenda a base di Crepes (se salate si chiamano
Gallettes), una
specialità Bretone esportata in tutta la Francia, visita alla cittadina di
St.Malo,
veramente suggestiva; percorriamo i bastioni che la circondano e visitiamo un isolotto,
raggiungibile solo con la bassa marea (quando il mare raggiunge le massime altezze
sommerge il sentiero; cartelli ammonitori intimano di non farsi sorprendere). La sera
ottima cena a base di pesce in uno degli innumerevoli ristorantini (per soli 88
F., circa
20.000 £ un ottimo menu).
Venerdì 7 agosto: Visita a Dinan
Con i treno ci rechiamo a
Dinan, per visitare questa città
con le sue case antiche a graticcio.
Sabato 8 agosto - 4a TAPPA:
St.Malo - Lancieux - Matignon - Cap Frehel - Erquy (km.
80)
Tempo variabile: nuvoloso e un po' di pioggia. Partiamo
alle 9,00 immettendoci sulla supertrafficata circonvallazione e poi sulla D-168 (qualche
salita impegnativa). Il traffico diminuisce sulla D-603, tra l'altro più pianeggiante.
Prima di Lancieux spettacolo veramente bello sul ponte, con tutte le barche arenate per la
bassa marea. Prendiamo la D-786 ma, per evitare il traffico, l'abbandoniamo per la D-26 e
quindi prendiamo una bella stradina a sinistra tra le colline. A St. Jaguel prendiamo
un'altra stradina pianeggiante che corre diritta, parallela alla D-786. Siamo a Matignon
alle 12,00. Da qui si scende verso la Baie de la Frenaye dove passato un ponte, prendiamo
una tranquilla stradina sulla destra e per una forte salita superiamo il dislivello di
circa 70 m. per prendere la D16 (qui ritroviamo il traffico, la zona è turistica) per la
quale, attraverso una splendida brughiera e trovando panorami di inaspettata bellezza
raggiungiamo Fort La Latte, un'antica fortezza posta su una sporgenza rocciosa sul mare
(visitabile).
Visita
quindi a Cap Frehel, affollato di turisti, che salgono sul faro o camminano fino allo
strapiombo, ove la roccia, composta di arenaria variegata ed ardesia, cala a picco sul
mare per 72 m. La strada che segue (D-34 e D-786) fino ad Erquy è molto trafficata (qui
infatti ci sono belle spiagge e quindi molta gente; Sables d'Or comunque è orrenda) e
molto impegnativa per i vari sali-scendi. Circa due km. dopo Erquy troviamo, al campeggio
Les Roches, l'ultima piazzola libera rimasta (spendiamo solo 3200 £ a persona). In paese
mangiamo all'Hotel de La Plage (menu da 68 F. + birra 10 F. = circa 18.000 £).
Domenica 9 agosto - 5a TAPPA:
Erquy - le Val André -
St. Brieuc - Binic - Plourhan
(km.75)
Tempo nuvoloso, qualche sprazzo di sole. Partenza ore
10,00, raggiungiamo le Val Andrè per stradine interne (con qualche difficoltà
d'orientamento), qui facciamo colazione e ripartiamo alle 11,00. Prendiamo la D-34 che ad
un bivio lasciamo per la stradina che costeggia il mare. In località Jospinet ci fermiamo
alla "Festa delle cozze" a bere un bicchiere di vino. Alle 12 ripartiamo
raggiungiamo Morieux (dopo un giro vizioso, avendo smarrito la direzione) e quindi Hillion
(punto panoramico vicino al cimitero). Abbiamo già fatto molti sali-scendi, ma la lunga
strada in salita da Yffiniac a Langueux (con il vento contrario) ci stanca più di tutto
il resto. St. Brieuc è una città moderna e molto brutta dove non c'è proprio niente da
vedere (ci fermiamo alla stazione a fare le prenotazioni per il ritorno). Inoltre, forse
perchè è domenica, la città è completamente deserta. Facciamo merenda nell'unico
locale che troviamo aperto, una pasticceria. Alcune difficoltà per uscire da
St.Brieuc,
costeggiamo l'autostrada sulla pista ciclabile che poi finisce in un quartiere dove è
difficile ritrovare la strada D-786, molto trafficata e brutta. Dopo una breve visita al
porto di Binic (alla Domenica confusione indescrivibile: gli abitanti di St. Brieuc sono
forse tutti qui ?) intendiamo prendere la D-21 per Plourhan, ma sbagliamo strada e la
raggiungiamo alle 18,00 per altre stradine secondarie (non tracciate sulla
Michelin). Qui
ci dividiamo in due gruppi trovando da dormire in due case rurali a 3 km dal paese
(pernottamento + colazione: 100 F. a testa, circa 23.000 £). In paese c'è un solo
ristorante ma quella sera serve solo alcuni ospiti; impietosendo la proprietaria (siamo in
bici!!), riusciamo a mangiare (per soli 55 F. a testa, circa 12.000 £.).
Lunedì 10 agosto - 6a TAPPA:
Plourhan -
Treguier, + Sillon de Talbert (Km. 41 + 36)
Tempo variabile: sole la mattina; nuvoloso, vento e qualche
spruzzatina di pioggia il pomeriggio. Partenza ore 9,30. Da Plouha prendiamo la D-786, che
seguiremo fino a Treguier (il traffico è scarso, la strada è, come sempre, un
saliscendi), la abbandoniamo per un tratto a St. Barbe per fermarci ad un bel punto
panoramico (con tanto di tavola con mappa e indicazioni). Alle 12 circa giungiamo a
Treguier, dove troviamo alloggio in un albergo sito nel bellissimo centro storico, vicino
alla chiesa. (Hotel Le Saint-Yves 2 camere, una da 2 e una da 4 a 130 e 170
F., cioè 50
F. a testa, circa 11.600 £). Nel pomeriggio, nonostante che il tempo si sia guastato (a
tratti piove e tira vento) con le bici scariche, raggiungiamo il Sillon de
Talbert. A
piedi quindi percorriamo questo lembo di terra che si protende per 4 km. nell'oceano. Il
cammino è abbastanza lungo, ma il fascino del mare ci conquista (peccato non poter fare
un bagno, troppo freddo). Per la cena a Treguier c'è un'ottima pescheria-ristorante dove
è possibile mangiare l'aragosta senza spendere troppo; solo Anna (la più furba) ne
aprofitta.
Martedì 11 agosto - 7a TAPPA:
Treguier - Ploumilliau - Morlaix (km. 70)
E' stata la tappa più impegnativa del nostro viaggio.
Abbiamo percorso stradine secondarie e bei paesaggi rurali (molto ondulati !!), ma il
forte vento e qualche occasionale spruzzo di pioggia ci hanno stancati e hanno reso più
pesanti le salite. Partenza ore 10, dopo pochi chilometri abbandoniamo la D-786 per
prendere a sinistra una stradina che ci porta sulla D-72 (traffico zero), passando per la
frazione di Kerhamon e quindi per Langoat, Lanmerin, Rospez, Buhulien. Fin qui la strada
è stata abbastanza pianeggiante, ma adesso inizia una serie di saliscendi abbastanza
impegnativi. Dopo Pont Keriel arriviamo a Ploubezre e da qui raggiungiamo Ploumilliau
attraverso un dedalo di stradine (deserte e in una campagna molto bella) tra le quali
facciamo fatica ad orientarci (per fortuna abbiamo già acquistato la carta 1:100.000
dell'IGN). Siamo a Ploumilliau alle 13.30, breve colazione al sacco e si riparte alle
14.45; prendiamo la D-30 e, con una discesa quasi continua di 3 km., arriviamo sulla costa
a S.Michel, quindi a Plestin, ove abbandoniamo la super-trafficata D-786 per una stradina
interna (sempre con continui saliscendi) che passa per Pont-Menou giungendo a
Lanmeur.
Ripresa la D-786 fino a Morlaix è quasi tutta discesa (ma il vento contrario ci
rallenta). Nonostante tutto alle 17,30 giungiamo a Morlaix, prenotiamo per la notte e
quindi visitiamo il centro, incassato tra due colline e sovrastato da un'ottocentesco
viadotto ferroviario, ammirando tra l'altro le tipiche case bretoni a graticcio. Cena
pessima. Ottimo pernottamento presso una famiglia in una bella casetta alla periferia
della città (una stanza e prima colazione per 2 persone 160 F., circa 18.500 £. a
testa).
Mercoledì 12 agosto - 8a TAPPA:
Morlaix - St. Thegonnec - Guimiliau - Lampau Guimiliau -
Landivisiau (km. 30)
Anche oggi giornata ventosa e cupa, fa anche freddo. Ma
comunque facciamo pochi chilometri e lunghe soste. Siamo nelle zone dei più famosi
Calvari della Bretagna, tipiche decorazioni scultoree del XVII secolo che sorgono in
altrettanto interessanti complessi parrocchiali (Enclos parroisiaux). Per la D 712 (scarso
traffico) raggiungiamo St. Thegonnec, quindi per altre strade Guimiliau e Lampau
Guimiliau. Alle 15 siamo già a Landivisiau, paese assai brutto, la pensione dove finiamo
è una vera topaia... da evitare.
Giovedì 13 agosto - 9a TAPPA:
Landivisiau - Huelgoat (km. 48)
Oggi entriamo nel Parco Naturale Regionale
dell'Armorique.
Per raggiungere Huelgoat dobbiamo attraversare una zona montuosa, ma inaspettatamente la
strada si rivela molto più facile del previsto. Partiamo alle 9.30, per la D11 (traffico
scarso) raggiungiamo St. Sauveur (ore 10.20) e quindi, poco dopo, abbandoniamo la strada
principale inoltrandoci a sinistra per delle stradine secondarie, molto belle e tranquille
ma con qualche salita impegnativa, dirigendoci verso la località La Garenne alla ricerca
di un Dolmen, altro antico monumento religioso celtico, che scoviamo a fatica abbandonato
tra gli alberi ed i rovi (e a proposito di rovi non perdiamo l'occasione per fare una
scorpacciata di more; in Bretagna ce n'è dappertutto tantissime). La Garenne è segnato
anche sulla 1:200.000 (Michelin), ma per queste strade secondarie meglio la 1:100.000
(IGN). A Commana prendiamo la D764 (poco traffico) e in 5 km. di dolce salita arriviamo
(di corsa) a circa 350 metri. Siamo nei pressi di Roc Trevezel (384 metri, il rilievo più
alto della Bretagna), qui il paesaggio è caratterizzato da brughiere montane e boschi. Da
Roc Trevezel una lunga discesa ci porta a la Feuillée dove prendiamo la D42, una bella
strada (leggermente ondulata) raggiungendo Berrien (un'ora di sosta per colazione al
sacco) e quindi per la D 14 alle 15 giungiamo ad Huelgoat, un bel paese adagiato a fianco
di un lago artificiale (creato per la lavorazione del piombo argentifero) che brilla sotto
i raggi del sole. Non riusciamo a trovare stanze ne in famiglie, ne in alberghi (tutto
esaurito) e quindi piantiamo le nostre tende al Campeggio Comunale. Durante la notte
continua a piovere ed alcuni di noi hanno problemi di infiltrazioni d'acqua nella tenda.
Venerdì 14 agosto: Visita a Huelgoat
Forse il ricordo delle favole della nostra infanzia, ci
spinge a fermarci un giorno a Huelgoat, per un'escursione a piedi nei boschi dove le
leggende narrano si radunassero i Cavalieri della Tavola Rotonda. Dopo la passeggiata alla
Grotte du Diable e al Chaos du Moulin, ove tra macigni di granito riversi sopra un
torrente si svolge un sentiero segnalato, ci dirigiamo verso il Camp d'Artus. Non si
tratta però del campo del famoso re, bensì di un importante sito gallo, scoperto nel
1938. La mattina, prima della visita, abbiamo trovato due stanze da tre persone all'Hotel
du Lac (una a 170 F., l'altra a 140: dividendo per 6 circa 12.000 £ a testa. Senza prima
colazione dato che nella piazza principale c'è un'ottima pasticceria). All'Hotel du Lac
abbiamo anche pranzato bene entrambe le sere (menu da 60 F. + Birra 15 F., in tutto circa
17.500 £). [ Nota su Huelgoat: eravamo in dubbio se visitare questa località o se
proseguire per la Costa. Ci siamo andati attirati dalla guida e dalla voglia di visitare
anche l'interno della Bretagna. Il percorso fino a Huelgoat è stato piacevole e la zona
è bella, tuttavia assomiglia a posti che ci sono anche in Italia e non regge il confronto
con le coste. A posteriori quindi sarebbe stato meglio, dopo la visita ai Calvari,
proseguire lungo la costa ].
Sabato 15 agosto - 10a TAPPA:
Huelgoat - Chateaulin - Pointe de Talagrip (km. 60)
Ultima tappa nel Parco Regionale. Partenza alle 9,30.
Prendiamo la D-14 (scarso traffico): salita per 2 km. e quindi discesa fino a
St. Herbot e
poi di nuovo salita, lunga e abbastanza impegnativa, fino a Loqueffret. Proseguendo per la
D 14 discesa fino al bivio con la D785, molto trafficata, che dopo 3 km. abbandoniamo per
la D48 (scarso traffico). Alle 12 circa siamo a Chateaulin. Qui prendiamo la D-887 (nei
primi chilometri un po' di traffico e salite impegnative) arrivando alle 13.30 a
St. Marie, a pochi chilometri da Menez-Hom (330 m.) da dove si dovrebbe vedere un bellissimo
panorama. Ma la poca voglia di salire e la constatazione che c'è una certa foschia ci fa
puntare dritti verso il mare). Giungiamo quindi a Pointe de Talagrip presso un magnifico
campeggio a tre stelle ove piantiamo le nostre tende (Camping de l'Iroise 6 persone con 3
tende 147 F., circa 34.000 £, 5600 £ a testa). C'è il sole e, prima di correre in
spiaggia a fare il bagno, ci premuniamo di riservare un tavolo all'unico ristorante, dove
la sera mangiamo piatti di ottimi gamberoni, cozze, ecc. ed assistiamo ad uno spettacolo
di un gruppo folcloristico locale che irrompe nel locale suonando le cornamuse ed
assordando tutta la clientela (ma ricevendo comunque tanti applausi).
Domenica 16 agosto - 11a TAPPA:
Pointe de Talagrip - Quimper (km. 32)
Sotto una pioggia scrosciante raggiungiamo Quimper (per
abbreviare abbiamo percorso la D-39, in alcuni tratti abbastanza trafficata). La città è
molto bella ed interessante, ricca di negozi utili per il nostro shopping finale (regalini
per amici e parenti).
Ceniamo e pernottiamo all'Hotel Celtic (menu da 55
F.,
circa 12.700 £; piccole stanze da tre a 120 F.+ colazione 20 F. a testa, quindi 60 F. a
testa, circa 14.000 £).
Lunedì 17 agosto: RITORNO IN ITALIA
Rispedite le biciclette tramite ferrovia (non come
bagagliaio, dato che l'Italia da pochi mesi è uscita dalla convenzione Europea, ma come
merce qualsiasi rivolgendoci allo spedizioniere francese presso le ferrovie. Abbiamo speso
parecchio, con lunghi tempi per l'arrivo in Italia, e inoltre abbiamo subito qualche danno
alle bici, tuttavia non ben imballate. Alla partenza per fortuna le abbiamo spedite con
uno spedizioniere privato ... altrimenti ci andava a monte la vacanza). Per il treno
abbiamo già prenotato una settimana prima a St. Brieuc. Da Quimper treno alle 12,30,
cambio a Lorient per prendere il TGV, arrivo a Parigi, di nuovo veloce trasferimento in
autobus da una stazione all'altra, treno con cuccette per l'Italia alle 20.06, arrivo a
Verona alle 6,30.
[Tot. percorso: 642 km in 11 tappe (media (642/11)= km 58,3
giornalieri.]
Ciclotours
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